di Guido Crepax
Copertina originale per Tempo Medico, anni '70
China su cartoncino Hammer, cm. 35 x 50.
Delle storie di Valentina, celebre personaggio disegnato da Guido Crepax, esiste una bibliografia molto dettagliata e le informazioni di qualsiasi tavola o disegno sono facilmente rintracciabili. Più complicata risulta la documentazione su un autore di fumetti allorché la ricerca si spinge oltre il genere fumettistico per approdare a quello medico. Infatti Crepax era collaboratore fisso di Tempo Medico.
Sul web ho trovato qualche numero della rivista, come questo del 1962. Nessuna traccia che corrisponda a quella dell'originale della mia collezione.
Crepax ha disegnato moltissimo anche per la pubblicità, illustrazioni per riviste femminili, copertine di periodici come quelle stupende per i Nuovi Sonzogno, custodie per dischi e copertine per spartiti musicali come queste per "Piove" e "Lazzarella" di Modugno.
Le poche informazioni bibliografiche, per quanto riguarda Tempo medico, le ho ricavate da L'Autore e il Fumetto dedicato a Guido Crepax dagli Editori del Grifo, in cui appare la sua autobiografia. La storia della rivista si intreccia con l'attività artistica di Crepax che, per decenni, ne illustrò le copertine e la clinicommedia nelle pagine centrali.
(continua)
di Carlo Jacono
"La luce gialla", di Tod Dowing.
Copertina per Giallo Mondadori N. 89, 1948.
Tempera su cartoncino, cm. 22,5 x 32.
Tenuto conto che Carlo Jacono ha realizzato circa 2000 copertine di questa serie,
la N. 89 può essere considerata una delle prime. Documento abbastanza raro perché
a quell'epoca, come si è saputo, molte illustrazioni originali venivano distrutte per
liberare spazi di magazzinaggio. Questa è una delle poche sfuggite al macero.
Lo stile di Jacono è già ben definito e riconoscibile per la fisionomica del personaggio
e la varietà del contrasto tra luci e ombre.
"Ho sposato un'ombra"
Copertina per Giallo Mondadori n.158, 1960
Tempera su cartoncino, cm. 27 x 32
Quando frequentavo
le mostre mercato del fumetto col mio banchetto di originali,
un individuo
storse il naso di fronte a questa copertina. "Una scena così crudelmente
violenta, disse, le attirerà pochi clienti." Gli risposi che non era una illustrazione per
“Piccole donne” e che, dopotutto,
era opera di un certo Jacono.
Indubbiamente, Jacono avrà dipinto copertine più attraenti
tuttavia, siccome sul
mercato non se vedono molte, ed io sono affezionato ai miei originali questa,
insieme ad altri lavori di Carlo Jacono, è ancora nella mia collezione.
(continua)
